Pianificare la pensione a 50 anni

Messaggi chiave:

  • I vostri 50 anni possono essere un momento importante per analizzare a che punto siete nel processo di pianificazione della pensione
  • Raccomandazioni e consigli generici potrebbero non essere la cosa più adeguata per le vostre esigenze di pensione
  • Forse dovrete apportare modifiche per restare in linea e soddisfare le vostre esigenze finanziarie durante la pensione

Gli investitori non vogliono trovarsi incapaci di soddisfare le loro esigenze finanziarie quando vanno in pensione. Inoltre, non tutti sono in grado di iniziare a pianificare o a risparmiare in anticipo, perché alcuni investitori potrebbero posticipare la pianificazione a un momento successivo nella vita. Altri investitori magari risparmiano già da anni per la pensione, senza ignorare ulteriori considerazioni che sono invece importanti man mano che ci si avvicinano alla pensione. Le vostre decisioni di pianificazione pensionistica oggi possono essere cruciali per realizzare i vostri obiettivi di pensione domani, a prescindere da dove siate nel processo.

Orizzonte temporale e portafoglio

Se avete potere decisionale su uno dei vostri fondi pensione o conti d’investimento, probabilmente dovrete decidere come distribuire e investire quegli asset. Alcuni investitori dopo i 50 anni possono avere idee preconcette sugli asset e il livello di rischio più adatti alla loro situazione. Alla maggior parte delle persone potrebbe giovare ricevere indicazioni su cosa è meglio fare. Forse vi siete imbattuti in consigli che raccomandano di investire una certa percentuale del vostro portafoglio in azioni o titoli a interesse fisso in base alla vostra età o ad altri fattori. Tuttavia, raccomandazioni generiche di questo tipo non tengono conto delle vostre circostanze individuali, delle vostre ambizioni e di altri importanti fattori. È possibile che alcuni investimenti non siano adeguati dal punto di vista della crescita o del rischio per sostenervi finanziariamente dopo la pensione.

Tenete a mente che potreste vivere più a lungo del previsto. Considerando la velocità dei progressi medici, le attuali proiezioni della vostra aspettativa di vita potrebbero sottovalutare quanto a lungo vivrete. Se la durata della vostra vita è maggiore rispetto a quella inizialmente prevista forse il vostro portafoglio dovrà finanziare la vostra pensione per un lasso di tempo più lungo. E se avete un coniuge più giovane dovrete tenere in considerazione un orizzonte temporale potenzialmente più lungo rispetto alla vostra vita. Una pensione più lunga del previsto può implicare l’esigenza di un fondo pensione più grande per soddisfare le vostre esigenze.

Gli effetti a lungo termine dell’inflazione e i vostri obiettivi

Un altro motivo per cui vi conviene pianificare la vostra pensione è l’effetto dell’inflazione sul potere d’acquisto del vostro denaro, ovvero quanto si può permettere il vostro denaro. Dal 1990 in poi l’inflazione si è attestata in media al 3% annuo.i Se questo tasso dovesse continuare, 50.000 € di spese oggi vi costerebbero l’equivalente di circa 90.000 € tra 20 anni e circa 120.000 € tra 30 anni, solo per mantenere lo stesso potere d’acquisto. Alcuni investitori possono dimenticarsi di considerare i potenziali effetti dell’inflazione a lungo termine sulla loro capacità di permettersi beni e servizi in futuro. Anche se vi sembra che gli investimenti o le fonti di reddito attuali possano coprire le vostre esigenze oggi, pensate oltre il breve termine. Le fonti di reddito e gli asset che state pianificando saranno sufficienti se considerate gli effetti a lungo termine dell’inflazione?

Gli obiettivi della pensione variano. Alcuni pensionati puntano a mantenere o migliorare il loro stile di vita, mentre altri non sono interessati alle somme di denaro che rimarranno alla fine della loro vita. Questo sarà un fattore importante da tenere a mente nella pianificazione. Se ciò che vi serve è crescita a lungo termine per soddisfare le vostre esigenze essenziali durante la pensione, forse vi conviene valutare le caratteristiche di rischio e crescita degli attivi più adatti a voi. Anche se la volatilità di mercato può influenzare il vostro portafoglio, non sempre si tratta dell’unico rischio insito nella pianificazione pensionistica. Investire in asset che non sono adeguati alle vostre esigenze di pensione è un altro rischio da considerare.

Modifiche necessarie per realizzare gli obiettivi di pensione

Forse dopo i 50 anni guadagnate più di quanto abbiate mai guadagnato prima. Questo potenziale aumento nel reddito può rappresentare un’importante opportunità di incrementare i vostri contributi alla pensione. Prima di apportare modifiche dovrete determinare quanto denaro si trova attualmente nei vostri conti pensione, conti risparmio o pensioni previste. Siete sulla buona strada per soddisfare le vostre esigenze previste di reddito pensionistico? Se la risposta è no o se volete dare ulteriore stimolo extra ai vostri risparmi, avete a disposizione una serie di modi per modificare i vostri contributi e realizzare i vostri obiettivi.

Forse desiderate incrementare i vostri risparmi per la pensione. Se avete già una pensione, potete aumentare i contributi fino all'importo massimo. Se al momento non avete una pensione potete pensare di aprire un conto pensione per aumentare i risparmi per quando finirete di lavorare. Se non avete accesso ad un programma di pensione individuale potete pensare ad aprire un conto d’investimento o un conto risparmio.

Quale consulenza finanziaria è quella giusta per voi?

Iniziare a prevedere la pensione a 50 anni può essere complicato, forse dovrete affrontare decisioni difficili, ma non siete costretti a farlo da soli. Potete approfittare della consulenza di un professionista finanziario. Fisher Investments Italia vi può aiutare, a prescindere da dove siate nel processo di pianificazione. Chiamateci subito e parlate con uno dei nostri rappresentanti o scaricate una delle nostre guide all’investimento per saperne di più.

i Fonte: Global Financial Data, Inc.; al 20/02/2018. In base all’indice dei prezzi al consumo italiani dal 1990 al 2017.

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