Analisi di mercato

Non fidarti delle intuizioni

Probabilmente l'ostacolo maggiore tra te e gli obiettivi che ti proponi di raggiungere con il tuo piano pensionistico non è il mercato…ma sono le tue intuizioni.

Se stai investendo in un piano pensionistico, la barriera più grande tra te e gli obiettivi a lungo termine che vuoi raggiungere forse non è né la volatilità, né la crescita lenta e nemmeno un mercato occasionalmente ribassista. Probabilmente l'ostacolo principale sei proprio tu, e in particolare i tuoi impulsi emotivi. Noi esseri umani abbiamo l'innata tendenza a prendere decisioni di investimento sbagliate nel momento peggiore. Comprendere questi impulsi e imparare a riconoscerli e controllarli è importante per il successo di qualsiasi piano pensionistico.

Innanzitutto, torna con la mente all’inizio del 2016. Tra la fine del 2015 e l’11 febbraio, le azioni globali hanno perso il 15,2% in euro, mentre le azioni italiane hanno registrato un crollo ancora più rilevante. Analogamente, in America, il seguitissimo indice S&P 500 è sceso del 10,3% in dollari nello stesso periodo. E in questa situazione, i mass media finanziari avvertivano che il peggio doveva ancora arrivare. Come ti ha fatto sentire la forte volatilità che ha caratterizzato quel periodo? Hai avuto paura? Gli investimenti guidati dai timori si sono rivelati una pessima scelta?

In questo caso, non sei stato l'unico a sbagliare. L’agenzia americana specializzata in ricerche di mercato Gallup ha condotto un sondaggio tra il 29 gennaio e il 7 febbraio che ha rivelato risultati interessanti: il 60% degli investitori statunitensi in pensione ha dichiarato che non era un momento favorevole per possedere investimenti azionari. Tre mesi prima, soltanto il 45% riteneva che il momento non fosse favorevole. A gennaio/febbraio, a causa di quanto appena accaduto sui mercati, molte più persone vedevano un futuro cupo e negativo. Ma non era così! Dopo l'11 febbraio, i mercati si sono ripresi e il 13 maggio, quando Gallup ha iniziato il sondaggio relativo al 2° trimestre, l'indice S&P 500 era cresciuto dell'1% nell’anno.i Quel sondaggio mostrò un ottimismo molto maggiore da parte degli intervistati.

ALTRE INFORMAZIONI: Ti interessa leggere consigli sul tuo piano previdenziale che ti possono essere utili fin d'ora? Scarica la nostra guida sui piani pensionistici dal titolo "Il tuo piano pensionistico in 15 minuti". Anche se hai già preso le tue decisioni, questa guida fondamentale include ricerche e analisi che puoi utilizzare anche oggi.

Questa mentalità è un errore comportamentale conosciuto come effetto recency, ovvero l'irresistibile tendenza dell'essere umano a prevedere ciò che succederà sulla base di ciò che è appena accaduto. Abbiamo l'impulso innato di estrapolare i dati del passato recente e di applicarli al futuro, spesso in modo completamente lineare. Pensiamo che i guadagni appena ottenuti continueranno per un tempo indefinito, con un andamento simile. Quando le azioni crollano, crediamo che la loro caduta proseguirà alla stessa velocità.

Tutto questo porta a prendere decisioni pericolose, come dare la caccia alle azioni quando hanno quotazioni alte e farsi prendere dal panico e vendere quando le quotazioni scendono; spesso, queste sono le decisioni peggiori. L'effetto recency ha fatto sì che gli investitori si buttassero sulle azioni tecnologiche statunitensi nei primi anni 2000, proprio quando questi titoli stavano raggiungendo l'apice prima del crollo. L'effetto recency ha anche spinto gli investitori ad abbandonare i mercati a marzo 2009, quando la crisi finanziaria era al punto più basso e stava iniziando la ripresa dei mercati azionari. Agire sulla base di questi impulsi ha avuto conseguenze devastanti.

Come ha scritto nel marzo scorso lo scrittore americano esperto di finanza personale Jason Zweig su The Wall Street Journal:

 

I singoli non sono meglio, naturalmente. Come ha scritto un investitore entusiasta delle azioni tecnologiche e del Nasdaq in uno dei sondaggi condotti dall'università di Yale: "Il mercato di oggi non si può paragonare a quello del 19 ottobre 1987. È UN MONDO COMPLETAMENTE DIVERSO". Era il 10 marzo 2000, esattamente lo stesso giorno in cui la bolla speculativa [tecnologica] raggiungeva il culmine.

Non sorprende che il grande analista Benjamin Graham abbia scritto nel suo libro "The Intelligent Investor", che ha dato il nome alla sua colonna: "Il problema principale di un investitore, addirittura il suo peggiore nemico, è se stesso".

Per essere un vero contrarian investor, occorre agire al contrario non soltanto rispetto agli altri, ma anche rispetto a ciò che ci si sente di fare.

I piani pensionistici migliori spesso richiedono decisioni che vanno contro l'intuito. Quindi, quando avverti una spinta emotiva a gestire i tuoi investimenti in un certo modo, se la ragione principale è "perché è appena ______, quindi devo ________", è il momento di prendersi una lunga pausa e di ricordarsi che è necessario ignorare il passato recente.

iFonte: FactSet, 11/9/2017. Rendimento totale S&P 500, 31/12/2015 – 13/5/2016. Queste informazioni si basano su dati espressi in USD. Le fluttuazioni valutarie tra il dollaro e l’euro potrebbero influire sui risultati.

Se desideri leggere alcuni consigli su come pianificare i tuoi investimenti previdenziali, scarica senza spese qui la nostra guida "Il tuo piano pensionistico in 15 minuti".

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