«In base alla regola del due percento, i mercati ribassisti registrati negli Stati Uniti cedono terreno in modo irregolare, considerando il segmento compreso tra il picco e il punto di minimo, ma con un tasso medio del 2% mensile. Se il calo supera tale media, in breve si può dare per scontata una retrocessione e migliori chance di uscita dal mercato.»
–Ken Fisher, Forbes, “Stay Cool”, 21/09/1998
La capacità di comprendere i cicli ribassisti (cedimenti del mercato generalmente prolungati, trainati dai fondamentali e di entità pari o superiore al 20%) è un fattore importante da considerare quando si investe nel mercato azionario. Tuttavia, numerosi investitori potrebbero non comprendere appieno cosa siano i mercati ribassisti ( o mercati Orso) o come riconoscerli, il che può essere fonte di decisioni di trading dettate dall’emotività in grado di pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi finanziari a lungo termine prestabiliti. Fisher Investments ritiene che seguire da vicino i fondamentali di mercato, come i fattori politici, economici e legati al sentiment, sia essenziale per identificare il profilarsi di un ciclo ribassista. Secondo Fisher Investments, gli indicatori tecnici da soli non bastano a identificare un mercato Orso imminente. Tuttavia, la nostra ricerca dimostra che i cicli ribassisti raramente hanno inizio “di colpo”, bensì tendono a cominciare “in sordina”, tramite un picco graduale in un periodo di tempo prolungato che induce un falso senso di sicurezza negli investitori.Di seguito sono riportate quattro regole che possono rivelarsi utili nell’identificare questo picco graduale:
I Grafici 1 e 2 mostrano il picco mobile tipico del calo dell’S&P 500 durante il mercato Orso del 1973–1974.
Fonte: FactSet, al 24/07/2018. Livello dell’indice dei prezzi S&P 500, indicizzato a 100 al 31/12/1972, dal 31/12/1972 al 31/12/1974. Presentato in dollari USA. Le eventuali fluttuazioni di cambio tra dollaro USA ed euro possono portare a rendimenti maggiori o inferiori. Per la performance dell’indice dei prezzi S&P 500 nei cinque anni precedenti, si rimanda al Grafico 5 a pagina 5.
Grafico 3, fonte: FactSet, al 24/07/2018. Livello dell’indice dei prezzi S&P 500, indicizzato a 100 al 31/12/1972, dal 31/12/1972 al 31/12/1974.
Grafico 4, fonte: FactSet, Global Financial Data, al 19/03/2015. Livello dell’indice dei prezzi S&P 500 tra il 29/05/1946 e il 09/03/2009. I rendimenti sono presentati senza i dividendi. Per “Duration” un mese equivale a 30,5 giorni. Presentati in dollari USA. Le eventuali fluttuazioni di cambio tra dollaro USA ed euro possono portare a rendimenti maggiori o inferiori. Per la performance dell’indice dei prezzi S&P 500 nei cinque anni precedenti, si rimanda al Grafico 5 a pagina 5.
È inoltre di fondamentale importanza evitare di gridare “all’Orso” senza alcuna valida ragione. Se il mercato sta semplicemente attraversando una correzione (un breve calo trainato dal sentiment e di entità compresa tra il 10% e il 20%), Fisher Investments ritiene che sia meglio affrontarla e mantenere i propri investimenti. A causa del loro caratteristico andamento, è impossibile prevedere le correzioni del mercato in misura accurata e sistematica, poiché possono verificarsi per qualunque o nessuna ragione e sono prive dei fattori scatenanti e delle caratteristiche tipiche dei wall e dei wallop. Il termine wall (muro) fa riferimento all’idea in base alla quale, con l’avanzare del mercato Toro, numerose delle paure degli investitori vengono accettate e finiscono per dissiparsi, mentre il wallop (colpo) indica un fenomeno inatteso e inaggirabile di proporzioni tali da erodere diversi punti percentuali dal prodotto interno lordo mondiale. Di seguito sono elencati alcuni possibili segnali dell’avvento di una correzione:
Decidere di adottare una strategia d’investimento al ribasso e un posizionamento difensivo dovrebbe essere un evento raro e non dettato dall’istinto o dalle opinioni altrui. Uscire dal mercato è uno dei maggiori rischi d’investimento che si possa correre, poiché, se si fanno male i propri calcoli e si necessita di una crescita del portafoglio, lasciarsi sfuggire i rendimenti di un mercato Toro può costare molto caro. È importante sottolineare che non esistono regole di mercato ferree e immediate da seguire ciecamente, mentre restare informati sugli attuali catalizzatori del mercato e comprendere le cause e gli indicatori dei cicli ribassisti sono aspetti chiave per attenersi a una gestione di portafoglio disciplinata e volta a raggiungere i propri obiettivi d’investimento a lungo termine.
Fonte: FactSet, al 24/07/2018. Livello dell’indice dei prezzi S&P 500 dal 03/01/2011 al 02/01/2018. Presentati in dollari USA. Le eventuali fluttuazioni di cambio tra dollaro USA ed euro possono portare a rendimenti maggiori o inferiori.
Investire nei mercati finanziari comporta il rischio di perdita e non è possibile garantire che il capitale investito, in tutto o in parte, possa essere rimborsato. Le performance passate non garantiscono, né sono indicatori affidabili di performance future. Il valore degli investimenti, e i relativi rendimenti, sono soggetti alle fluttuazioni dei mercati azionari mondiali e dei tassi di cambio internazionali.