Determinare dove investire può essere un compito difficile. Quale strategia a lungo termine scegliere? Occorre optare per un fondo europeo o titoli specifici di un paese estero? Quali opzioni d'investimento esistono? Queste sono tutte domande potenzialmente complesse e in molti modi è normale che sia così. Dopo tutto, l'universo d'investimento è ampio, comprende opzioni in tutto il mondo ed offre un numero praticamente infinito di scelte. Basta pensare alle azioni: ce ne sono decine di migliaia tra cui scegliere.[i] Allora da dove conviene iniziare a prendere decisioni d'investimento per poter raggiungere i propri obiettivi d’investimento? In quest’articolo vi aiutiamo a comprendere alcuni dei fattori da considerare, insieme ai concetti basilari dell’investimento top-down.
In base alla nostra esperienza, il fattore determinante più importante per avere successo, in Europa e nel mondo, è l’asset allocation, ovvero la combinazione di azioni, obbligazioni, liquidità e altri titoli nel vostro portafoglio.
Tuttavia, per definire dove investire e quale combinazione di paesi, regioni e classi d’attivi è quella giusta, dovete prima identificare i vostri obiettivi d’investimento. Per la maggior parte degli investitori europei —in realtà per praticamente quasi ogni investitore sul pianeta—, i potenziali obiettivi d'investimento si possono ridurre a uno o vari tra i seguenti:
Nell’identificare il vostro orizzonte temporale di investimento (ovvero per quanto tempo deve durare il rendimento dei vostri investimenti), dovete tenere a mente che, probabilmente, vivrete più a lungo di quanto pensiate. I progressi medici in Europa consentono alle persone di vivere più a lungo rispetto a qualsiasi altro momento storico. Sottovalutando il vostro orizzonte temporale rischiate di trovarvi al verde. E ricordate: se il vostro patrimonio serve a sostenere altri, non potete limitarvi a considerare la durata della vostra vita, ma dovete anche tenere conto dell'aspettativa di vita del vostro coniuge, partner o di qualsiasi altro erede.
Più lungo sarà l’orizzonte temporale previsto, più sarà probabile che abbiate bisogno di una strategia concentrata sulla crescita, e questo può significare che dovrete investire in attivi più volti alla crescita, come le azioni. Se il vostro orizzonte temporale è più breve e avete bisogno di un flusso di cassa più consistente, forse vi servono attivi con una minore volatilità, come il reddito fisso, per aiutarvi a raggiungere i vostri obiettivi finanziari nel breve termine e a fornirvi reddito regolare come e quando vi serve.
Capire che tipo di attivi possedere non è che il primo passo e non serve a capire esattamente dove investire. Se dovete possedere azioni per realizzare i vostri obiettivi d’investimento (come succede per molti investitori), il primo passo sarà selezionare un indice di riferimento, perché detenere azioni senza un metro di misura per comprendere i rendimenti può rivelarsi una strategia inutile. Selezionando dei benchmark potrete misurare il rischio e definire aspettative di performance.
Questo processo di minimizzazione e gestione dei rischi potenziali è parte integrante del successo dell’investimento, proprio come la massimizzazione dei potenziali guadagni. Selezionando il giusto benchmark sarete in grado di diversificare meglio tra paesi e settori e potrete così suddividere il rischio e ottenere il massimo dalle opportunità internazionali, nella speranza di godervi la possibilità di rendimenti positivi. Se siete un investitore attivo, vi conviene aggiungere valore al portafoglio rispetto al benchmark selezionato, enfatizzando o togliendo enfasi da specifici componenti del benchmark, dando più peso a parti che pensate faranno bene e meno peso a parti che secondo voi riscuoteranno rendimenti inferiori.
Gli esseri umani sono per natura creature conservatrici. Fa parte del nostro codice evolutivo. Tuttavia, questa parte avversa al rischio del nostro condizionamento è poco adatta a negoziare le scelte d’investimento viste in diverse parti del ciclo di mercato. Ad esempio, se concentrate le vostre posizioni su un unico paese che conoscete bene, come Francia o Germania, o su un’unica area geografica, la zona euro per esempio, esporrete il vostro portafoglio ad un “rischio di concentrazione” che potrebbe inoltre comprendere:
Tutti e tre questi rischi hanno il potenziale di spazzare via in un batter d’occhio eventuali rendimenti positivi e di dividendo che potreste aver accumulato in un periodo di tempo determinato.
Per molti versi la diversificazione non è che uno specchio dell’economia mondiale in cui viviamo. Mercati di alcuni paesi europei e di altre regioni, che forse non pensavate potessero offrire buone opportunità d’investimento, emergono con frequenza e registrano impressionati livelli di crescita e rendimento. Il vostro portafoglio deve essere consapevole di queste scelte per evitare di rischiare di perdervi importanti opportunità d’investimento mondiali. Occorre però tenere sempre a mente le variabili che possono influenzare la volatilità. Ad esempio, le elezioni francesi hanno avuto un impatto sui fondi comuni? L’uscita del Regno Unito dell’Unione Europea penalizzerà le vostri partecipazioni azionarie?
Nuovi titoli e nuovi fondi sui mercati europei e quello mondiale devono essere presi in considerazione e analizzati. Investendo in titoli di aree geografiche troppo limitate rischiate di perdervi le opportunità più nuove.
Al fine di approfittare di titoli che si comportano bene, gli investitori devono fondamentalmente investire nelle parti del mercato che ritengono andranno meglio, in base ad una dettagliata analisi di mercato. Osservate il paesaggio: senza dati storici per farlo, la cosa può sembrare rischiosa, ma quando avrete capito come formulare le vostre opinioni, avrete un’idea più chiara di come investire.
Ma quindi, che cosa determina i prezzi delle azioni? Attraverso ogni crisi finanziaria, crollo di un fondo e frenesia del rialzo, sono sempre domanda e offerta a determinare i prezzi delle azioni. Nel lungo termine l’offerta può aumentare o diminuire all’infinito tramite diversi fattori —come le offerte pubbliche iniziali (quando una società privata decide di quotarsi in borsa), offerte sul mercato secondario (quando una società già quotata offre nuove azioni), riscatti (quando una società decide di riacquistare le proprie azioni) e fusioni e acquisizioni—. Nel breve termine è la domanda a far muovere i pezzi. La domanda è trainata da tre fattori fondamentali:
Se siete in grado di identificare gli sfasamenti tra i fondamentali e la percezione degli investitori, allora potreste riuscire a trovare il modo di raggiungere rendimenti superiori al vostro benchmark. Ricordate: le informazioni di pubblico dominio sono già scontate dai mercati. Per ottenere migliori rendimenti, dovete essere in possesso di informazioni che gli altri non hanno o interpretare informazioni note ai più in modo diverso dall’investitore medio; il vostro gestore di fondi o consulente di investimento dovrebbe tenere gli occhi aperti su queste e altre questioni di mercato europeo e quello mondiale.
Un buon investitore è un investitore umile che si rende conto di poter commettere errori.
Se avete sempre investito soltanto in parti di mercati in cui pensate di ottenere i risultati migliori e se le vostre previsioni si rivelano errate, rischiate di allontanarvi dai vostri obiettivi. Se il vostro benchmark è esposto ad altre parti del mercato e il vostro portafoglio non investe nelle stesse parti, correte il rischio di perdervi l’opportunità di ulteriori rendimenti. Una diversificazione consapevole sarà probabilmente fondamentale per realizzare i vostri obiettivi finanziari.
Noi di Fisher Investments Italia abbiamo l’obiettivo di formare gli investitori grazie alle nostre guide all’investimento e ad altri servizi pensati per aiutarvi a realizzare le vostre ambizioni finanziarie.
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[i] Fonte: FactSet, al 29/06/2018.
Investire nei mercati finanziari comporta il rischio di perdita e non è possibile garantire che il capitale investito, in tutto o in parte, possa essere rimborsato. Le performance passate non garantiscono, né sono indicatori affidabili di performance future. Il valore degli investimenti, e i relativi rendimenti, sono soggetti alle fluttuazioni dei mercati azionari mondiali e dei tassi di cambio internazionali.